| Continuano le presentazioni dei progetti di ricerca con produzione di documenti audiovisivi nell’ambito del Festival “Sguardi sui territori”, che sabato 7 ottobre per la sua terza giornata si dividerà tra Buja e Montenars. Dalle 9 alle 13, nella Biblioteca comunale di Buja, l’Associazione Storia della Città presenterà la ricerca pluriennale dedicata alle fontane storiche e alle architetture dell’acqua in Sardegna. Coordinata da Marco Cadinu docente all’Università di Cagliari e supportata da architetti, urbanisti, storici, archivisti e fotografi, ha permesso di riscoprire il paesaggio culturale legato alle architetture dell’Isola legate all’acqua. Verrà proposto il film “Funtaneris” di Massimo Gasole (2018). |
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Dalle 15 alle 19, al Centro polifunzionale di Montenars, l’Ecomuseo delle Acque presenterà il documentario “Nel verde incanto” di Michele Trentini (2023) su roccoli e bressane del Friuli. Nel Comune di Montenars l’Ecomuseo da una decina d’anni ha avviato un progetto finalizzato alla riconversione, dal punto di vista scientifico, didattico e culturale, delle uccellande storiche ancora presenti sul territorio, puntando a evidenziare il modo con cui la comunità locale percepisce e attribuisce valore al proprio patrimonio, partendo dal recupero della sua storia. |
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Domenica 8 ottobre, giornata di chiusura del Festival, dalle 9 alle 13 al Lab Terremoto di Gemona in piazza Municipio 5, si terranno presentazioni e discussioni di filmati realizzati da ecomusei e musei etnografici. Verrà proiettato il film “Il legno tra storia ed emozioni” di Nemas Gortan (2023) dell’Ecomuseo I Mistîrs di Paularo, mentre l’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni in provincia di Vicenza presenterà una serie di videonterviste intitolate “Rotzo, il paese si racconta” del regista Andrea Colbacchini (2018) e il documentario “Antichi mestieri dei Sette Comuni” (1998). Concluderà la rassegna “Polente cimbre” di Francesco De Melis (2011), prodotto dal Museo Etnografico Dolomiti. Le giornate del Festival verranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina facebook dell'Ecomuseo. |
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Il modello operativo di cui è portatore l’Ecomuseo delle Acque si rifà ai concetti della nuova museologia che vede il museo aperto al territorio e non più racchiuso in un edificio, e che sposta i princìpi alla base dell’istituzione museale dalla collezione al patrimonio in senso olistico, da un’impostazione disciplinare a una modalità di organizzazione interdisciplinare, dalla gestione pubblica dei beni culturali a forme di cittadinanza attiva in favore del patrimonio nella sua più ampia accezione. Nei suoi venti anni e più di attività l’Ecomuseo ha promosso e sostenuto forme di inventariazione e catalogazione partecipata relative ai patrimoni presenti sul proprio territorio coinvolgendo le comunità locali nei processi di ricerca, valorizzazione e fruizione dei beni materiali e immateriali, comprensivi dei saperi e delle pratiche tramandati da una generazione all’altra. |
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“Nel verde incanto” di Michele Trentini, 2023 |
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