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Di terre e di fiumi

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Verrà inaugurata venerdì 17 maggio alle 18 nelle sale del Castello Savorgnan ad Artegna la mostra fotografica “Stato di quiete. Terre tra Gemona, Artegna e Buia” di Alessandro Coccolo. L’allestimento sarà visitabile fino al 16 giugno nelle giornate di sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Vengono esposte 36 immagini analogiche in bianconero scattate nel territorio tra Gemona del Friuli, Artegna e Buja, solcato dalle acque del Ledra, Orvenco e Bosso. Si tratta del settore più orientale del Campo di Osoppo-Gemona, un’unità geografica particolarissima: è una piccola pianura chiusa, circondata da prealpi e colline e attraversata da un fitto e variegato reticolo idrografico fatto di risorgive, torrenti, rogge, canali di bonifica.

L’autore delle foto, gemonese, frequenta questa parte di pianura da cinquant’anni, è a un tiro di bicicletta, ne conosce ogni metro quadro. È un territorio che a sua volta conosce e custodisce i segreti e la vita di molte persone. Per tanto tempo, da pescatore, Coccolo si è sentito osservato; ora quei posti ha deciso di osservarli alla sua maniera, potendoli raccontare al castello di Artegna che dall’alto sovrasta proprio quelle terre. Sono «terre di campi, pioppeti e acque più o meno salubri. Terre di caserme, ferrovie e centraline più o meno dismesse. Terre di agricoltori, cacciatori, pescatori, podisti, accompagnatori di cani; in fondo semplicemente terre di uomini in apparente stato di quiete alla ricerca del proprio io».

Alessandro Coccolo, ingegnere di professione, si dedica da anni alla fotografia naturalistica e al reportage. Utilizza corredi analogici su pellicola bianconero. A partire dal 2005 ha realizzato varie mostre fotografiche sul tema del confine, tra le quali Rezija terra di confine (2007), Brda (2011), Dalmatian Lands (2011). È autore del libro Dentro il confine. Scatti 2005-2012 (Gaspari Editore) e ha contribuito al calendario fotografico From Iron Curtain to Lifeline. The Central European Green Belt (2014). Nel 2016 ha realizzato con la giornalista Simonetta Di Zanutto la mostra Around Srebrenica, resoconto del reportage compiuto nei Balcani in occasione del ventennale dell’eccidio di Srebrenica (catalogo Olmis). Nel 2017, per il “Festival vicino/lontano”, ha allestito la mostra The Jungle, che documenta volti, segni e luoghi dei profughi che dopo un lungo e tormentato viaggio raggiungono l’accampamento di fortuna sulla riva dell’Isonzo a Gorizia (catalogo Olmis).

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info 328 302 0682
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