Le orchidee spontanee sono il tema della mostra fotografica di Luciano Silei allestita dall’Ecomuseo delle Acque in collaborazione con il Comune di Artegna, aperta fino al 28 aprile nelle sale del Castello Savorgnan. È dedicata alle 29 specie di orchidee (a cui si aggiungono 4 varietà e 2 ibridi) presenti sul territorio di Osoppo: un vero e proprio record. La maggior parte fiorisce nella piana delle Sorgive di Bars, caratterizzata da prati stabili che non hanno subìto il dissodamento e vengono gestiti attraverso lo sfalcio. Si tratta di formazioni erbacee ovunque in drastica riduzione, causata sia dall’abbandono della fienagione e dal conseguente incespugliamento, sia dalla diffusione delle monocolture agricole e dall’urbanizzazione.

Obiettivo della mostra è quello di allenare lo sguardo alla ricerca della bellezza vegetale intorno a noi. Gli scatti di Luciano Silei documentano piccoli capolavori della natura: imparare a osservare un prato permette di cogliere meraviglie e conoscere significa attribuire valore alle azioni di tutela e salvaguardia portate avanti anche a livello regionale. A proposito di prati, venerdì 26 aprile alle 18.30 sempre al Castello Savorgnan, Marzia Zappetti farmacista e omeopata terrà una conferenza su una pianta comunissima, eppure molto utilizzata in fitoterapia: il tarassaco. Un’opportunità in più per visitare la mostra, aperta sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.

«Con oltre 25 mila specie diffuse in tutto il mondo, la famiglia delle Orchidacee è tra le più numerose del Regno Vegetale. (…) Le orchidee delle zone temperate hanno organi sotterranei che ne garantiscono la sopravvivenza durante l’inverno, vengono definite geofite. Sono piante erbacee perenni, in genere autotrofe, cioè dotate di clorofilla e quindi in grado di produrre le sostanze nutritive di cui necessitano, fatta eccezione per alcune specie saprofite che traggono il nutrimento dalle sostanze decomposte presenti nel terreno» (Luciano Regattin, “Le orchidee spontanee di Osoppo”).